mercoledì 25 novembre 2009

Biagi intervista Pier Paolo Pasolini





 ... la televisione è un medium di massa e il medium di massa non può che mercificarci e alienarci. [...] in realtà non posso dire tutto. E poi, a parte questo, oggettivamente, di fronte all'ingenuità o alla sprovvedutezza di certi ascoltatori, io stesso non vorrei dire certe cose, quindi mi autocensuro. Ma a parte questo, non è tanto questo, è proprio il medium di massa in sé. Nel momento stesso in cui qualcuno ci ascolta dal video ha verso di noi un rapporto da inferiore a superiore, che è un rapporto spaventosamente antidemocratico.

Obesità in aumento - Diminuiamo la pubblicità (ca. 2005)


Cose che potrei aver scritto nel 2005...

Quando si dice la televisione come azzeramento di tutti i valori! L'obesità è in aumento e una buona percentuale di bambini è obesa... ma santo iddio! non si sente mai parlare del fatto che bisognerebbe eliminare la pubblicità delle merendine, del Kinder Bueno, ecc. Perché?... È ovvio che il problema dell'obesità bisogna risolverlo su un diverso piano quale può essere per esempio quello delle cure particolari (diete, liposuzione, ecc) e delegato agli specialisti. Non si può certo eliminare la causa principale dell'obesità altrimenti non esisterà il problema e nemmeno la possibilità di curarlo. La televione con la pubblicità ci campa e quindi alla tivvù non si dirà mai di abolire la reclame che contribuisce fortemente al problema summenzionato. Dico cose banali. Immaginate la gente e specialmente i bambini davanti alla tivvù! Non c'è bisogno nemmeno di spiegare che la tivvù fa ingrassare appena la guardi se poi ci resti attaccato per ore... Siamo seri! Questo è il potere che ha l'economia: non cerca di risolvere le cause di un problema ma cerca di crearne degli altri.
L'economia gira! Grazie!
Ti ingrassi? Grazie.
Vai dal dietologo: Grazie!
Vai dal chirurgo. Grazie!
Ingrassi davanti alla tivvù. Grazie!
Sei informato dalla tivvù. Grazie!
L'economia gira! Guai al "fai da te".
Se l'economia gira a me me girano. Finirò nel reparto dove lo psichiatra di turno mi dirà: grazie! Così va il mondo! che vogliamo farci. Ma mi raccomando non prendete coscienza (almeno non troppa) se no l'economia gira e rigira che finisce per far ingrasare altri popoli, magari ora affamati, e a noi ci lascia alla fame. Ma perché ragiono così bene?...

Il potere è femmina (ca. 2005)


Ecco qualcosa che potrei aver scritto forse nel 2005...

Se una volta intimava alzando lo scettro adesso il potere mostra la coscia, la cioccia, la chiappa. Il potere andrebbe ribattezzato anche grammaticalmente come la potere. Poi la donna è mobile, si sa, fa brutti scherzi, mette le corna quanto meno te l'aspetti. No, non sono un misogino; mi riferivo alla donna-potere, al sesso-potere, alla seduzione che ha il potere di cui il sesso (donna o uomo che sia) sembra essere il suo specchio per allodole.

Si è scoperto improvvisamente che i cani mordono (ca. 2005)


Alcuni anni fa ho scritto...

Da pochi giorni si iniziano a spacciare notizie del "cane che morde un essere umano" come se di colpo i cani si fossero messi d'accordo ad azzannare. Questa notizia mi ricorda altre notizie similari come per esempio quella del pedofilo o della persona investita. Certamente vi ricorderete. Ogni giorno si dava la notizia del "pedofilo che violenta un bambino" o almeno cercava di farlo. Così passata la moda del pedofilo che magari non faceva più audience si iniziò col "pedone investito dal vandalo". Ma questi fatti accadono sempre, quasi quotidianamente, come l'operaio che muore sul lavoro ma se ciò non fa audience nessun operaio è morto. In fondo siamo 50 milioni e le statistiche, se non manipolate, ci potrebbero dire qualcosa a tale proposito.
E quando l'operaio comincerà a morire anche tramite la notizia è evidente che sotto c'è sempre qualcosa, magari oltre all'indice d'ascolto.

Mi è parso di capire che si sta cercando di promulgare delle leggi particolari: "i microchips obbligatori per il riconoscimento del cane" e qualcosa che non ho capito bene cosa fosse. La notizia spiegava chiaramente l'accaduto ma... in quel punto ci fu per me buio e penso anche per tutti gli altri televisionari. Si è creato un business adeguato al problema del cane che morde, per quel che ho capito, e quindi è ovvio che i cani sono d'accordo a mordere tutti nello stesso periodo in modo da contribuire allo spaccio della notizia giornalistica. La notizia oltre a non corrispondere al fatto è come suol dirsi un interpretazione dello stesso, a volte esiste soltanto la notizia senza il fatto e a volte dei fatti particolari vengono prescelti a scapito di altri per essere interpretati dalla notizia. Noi telespettatori non è vero che non contiamo, siamo importanti per l'informazione, essa si rivolge proprio a noi, proprio a me.

Carmelo Bene racconta nella sua autobiografia di un periodo in cui lui e un maestro di musica classica (non ricordo il nome) si divertivano a informare la stampa di concerti inesistenti che avrebbero dovuto svolgersi in tal luogo o in tal altro. Immancabilmente accadeva la recensione giornalistica del non-evento: "La prima parte buona, la seconda ha lasciato un po' a desiderare, ecc".

Ecco, questa è una tipica notizia che esiste senza il fatto: la recensione di qualcosa di mai accaduto. Ciò di cui siamo certi è solo è soltanto la notizia.

Comunque ritornando ai cani che mordono comincio a sospettare che ci sia sotto uno psicofarmaco specifico per cani pronto ad entrare in commercio. Se i cani tutto a un tratto cominciano ad azzannare bisogna pur calmarli; misericordia! non si vorrà mica sopprimerli?!...

L'aviaria (2005)


Tutto cambia, la televisione resta, resta l'infomazione sempre uguale a sé stessa. Ecco cosa ho scritto alcuni anni fa. Cosa è cambiato. Niente. Peggiorato semmai.

Sono appena rimasto vittima di un ape assassina che mi ha punto proprio in (sopra) un occhio. Imprecai e maledissi: "Brutta sfaccimme!..." Così, a disgrazia fatta, mi viene l'estro di elaborarne il dolore consequenziale e penso dunque: perché non apiaria invece che aviaria?... Poveri uccelli!... Prima o poi verrà anche il turno per le api o gli insetti. Insettiaria. Entomo-aria. Gia subiamo la televisionaria, l'informazionaria, la politicaria, la giudiziaria, la penaria, ecc... Non riesco a capire, troppo duro di comprendonio, come facciano a spacciare simili notizie. D'accordo la notizia non è il fatto e il giornalismo non fa che basarsi sulle notizie che possono qualche volta trarre anche origine dai fatti. Adesso le notizie vengono commissionate. Da chi?... Dalle industrie farmaceutiche, in questo caso. 'Sto virus maledetto attacca il pollame... altrui. Dall'Asia, arriva financo in Turchia, Romania e qui si ferma per un po'. Giusto il tempo per pre-occupare l'opinione pubblica nei riguardi di un certo vaccino che non funziona più. Vedi accumulo di scorte del medesimo. Ce ne vuole un altro, nuovo, da far spendere cifre da capogiro alla sanità che come l'opinione è sempre pubblica. Due cigni (o qualche altro pennuto) sono trovati morti stecchiti in Romania. Tempo dopo la smentita: non sono morti per il virus. C'è stata una moria di pollame nel sud-est asiatico. Ma il pollame (non tutto s'intende ma una parte) muore sempre. Ma quando si puntano le telecamere sul pollo morto è tutt'altra cosa perché allora si tratta di informare. C'è l'indaffarato business per la corsa al vaccino: chi prima arriva muore in ritardo. Le farmacie non subiscono l'assalto auspicato. Grazie a Dio!... Ammettendo sempre che la notizia non possa essere manipolata. Se esiste un aviaria possiamo stare pur certi che i polli contaminati siamo noi. Noi opinionisti pubblici poiché in privato qualche dubbio ci sorge sempre, subito massacrato dall'informazione tele-giornaliera. La cosa che mi meraviglia di più è come mai delle particelle così piccole, quali i virus, hanno bisogno degli uccelli per essere trasportati da una zona all'altra. D'accordo il virus specifico è affezionato al pollame e forse non può vivere senza. Basta però una microscopica goccia di sangue, di saliva portata dal vento ed ecco possibile crearsi la ventaria. Ho sentito dire che dei ragnetti in questo modo riescono a fare il giro del globo.
  Se poi si trascura il fatto più importante che il virus, il microbo, il bacillo, ecc... hanno una propria funzione metabolica, per così dire, attuano e agevolano la malattia nel suo decorso. Il versante eupatico della malattia, come direbbe il medico-igienista Sebastiano Magnano. La malattia viene paradossalmente per guarire. leggasi:
   I veri pollastri siamo noi!
Marcello Pamio - 17 ottobre 2005
Telecamere puntate sui pennuti specialmente se acciuffati da non ben specificate mani, agonizzanti magari. Maschere protettive, medici. Un focolaio qua, uno là, un'altro giù, uno su... Immagini di repertorio per lo più. Morti inspiegabili additate al virus e ai polli. Può darsi che l'analisi abbia rivelato che il virus si era insiedato nei loro organismi ma la causa di morte può essere stata realmente il virus?... Se si capisse una volta per tutte che il vero attizzatore di focolai e il potere, la tele-invasione. E quel piccione di là lo devi mettere qua. Si gioca poi agli equivoci e alle smentite. No quel pollo russo là non era contagiato mentre l'altro pollo, quello cinese forse lo era. I virus ci sono sempre e sempre mutano. Se si capisse una volta per tutte che la vera epidemia è la proliferazione della inco-scienza medica. Quindi non malasanità ma, cosa ancora più grave: errore di fondo delle teorie mediche. Il virus si attacca e s'affeziona all'uomo più o meno nello stesso periodo dell'anno. Guarda caso collima con il clima più freddo che sfavorisce la disintossicazione dell'organismo.

il cannocchiale

La vaccinazione fa male!


Che i vaccini facciano male è un dato di fatto, anche se l'informazione pseudo-scientifica di regime spara balle a tutto spiano.



Perché questo video può essere abbastanza attendibile a priori? Proprio perché non c'è una vera informazione. Si informa di quello che si vuol far sapere. L'informazione è in mano a coloro possiedono molta ricchezza e più ne hanno e meglio riescono a informare e a diffondere questa malattia, l'unica: l'informazione. Il potere dei nostri governanti della nostra miserevole repubblica allo sfascio, è ben poca cosa rispetto a quello del potere dell'industria delle multinazionali. L'informazione è nelle loro mani. Se ci si ammala, tanto meglio. Si guadagna di più. Non vi è un contraddittorio: fanno quello che vogliono, e vogliono appunto sempre più potere e denaro. Perciò hanno tutto l'interesse a in-formare la cosiddetta opinione pubblica, che è meramente una faccenda loro privata.

L'Aquila e gli avvoltoi


Come è coscienziosa questa telegiornalaglia!



Magnifica anche il gran regalo che i tiggì ha fatto agli aquilani e noi tutti italioti televisionati. I funerali sono una cosa seria, specialmente se di Stato, e quindi la giornalista sciacalla, quasi a voler giustificare la sua funzione informatrice e l'operato della RAI ci incul(c)a soccorevolmente: "Non so se ve ne siete accorti, ma come potete notare, abbiamo eliminato la pubblicità". Complimentacci signora! Non ce ne eravamo accorti. Questa sì che è notizia, informazione allo stato puro suino. Durante il terremoto, fresco di giornata e pieno di utenti-usati in ascolto attenti e compartecipi, la pubblicità imperversava selvaggia a più non posso. Adesso che la barba della macchina dei funerali di Stato, con tante facce da stoccafisso notevoli, era subentrata alla tragedia, facendo calare vistosamente l'indice di gradimento, cosa fanno? Ti eleminano la pubblicità. Ma lo dovevate fare prima, miserabili! Invece durante il terremoto e la disperazione, tra un cadavere e l'altro, tra una notizia sensazionale e un'altra, non si era trovato il modo di eliminarla, questa merdata di pubblicità?

lunedì 23 novembre 2009

Televisione e internet


Quando parlo della differenza tra informazione e conoscenza mi riferisco proprio alla possibilità di usare la Rete come strumento per smontare i castelli di informazioni - e la televisione è la peggior magia! - usati oggi come moderni incantesimi per la mente.

(Enzo Di Frenna)

sabato 21 novembre 2009

H1 N1, la formula del potere di persuasione


Sono mesi che quotidianamente il telegiornale non fa altro che sparlare a più non posso del vaccino influenzzale H1N1. Lo stesso non succede per altri tipi di informazione, come mai? Gli operai muoiono ogni giorno, ma al tiggì va di moda bombardare per alcuni giorni consecutivi riguardo alle morti sul lavoro. Poi stop. Non si muore più sul lavoro?... D'accordo, si muore sempre, ma il fatto di per sé non fa più notizia. Allora si passa al pedofilo che abusa di qualche malcapitata/o. Due o tre giorni e poi il fatto non costituisce più notizia da telegiornalare. Ma vittime di pedofili ce ne sono ogni giorno, soltanto che il fatto di per sé, allo stesso modo delle morti sul lavoro, non fa più notizia. Allora, onde prevenire il calo dell'audience, per due o tre giorni cominciano i cani ad azzannare qualche persona e dopo questo lasso di tempo niente più, sparisce la notizia quotidiana del cane assassino. Adesso è la volta del pedone investito. Due o tre giorni e anche il pedone si toglie dai coglioni della notizia giornalistica. E così via con altre notizie scoop, che succedono quotidianamente, ma che per il tiggì succedono solo per quei pochi giorni. Dopo qualche mese, salvo casi eclatanti, ritornano a morire i lavoratori, ecc.

Invece il vaccino dell'influenza H1 N1 sta sempre puntualmente ogni giorno a tartassare gli utenti televisivi, da mane a sera, ormai per mesi. Come si spiega questa faccenda?

L'informazione è serva del potere che le delega la propaganda del vaccino. Tante sono le campane dissenzienti, che non credono nel vaccino, che avvertono della sua pericolosità, ma la tele, prosegue imperterrita, atterrendo il povero tele-lobotomizzato del tubo catodico. Questa si è che è informazione a tappeto!

Che io ricordi, il vaccino influenzale è una invenzione abbastanza recente, almeno per quel che riguarda la sua divulgazione su vasta scala.

Il vaccino è pericoloso, tutt'altro che benefico! Di questo parere sono molti medici, ma la tele-rottura continua imperterrita ad atterrire i poveri usuari del catodo. I camici bianchi appaiono per potere rassicurare e informare sull'utilità del vaccino, e il servile tiggì continua così a diramare le morti sospette dovute all'H1 N1 ... sempre sottolineando le complicanze del malato, affetto da ben altre più gravi patologie. Ma la tele continua imperterrita a sbafare con la solita minestra stantia della morte di turno dovuta al virus anche questo di turno. Adesso siamo alla fase della mutazione.

Questo è il regime dell'informazione o l'informazione di regime con la sua celestiale anbiguità: "un altra morte a causa dell'influenza... ma non è una morte dovuta all'influenza, poiché il deceduto aveva patologie ben più gravi". Ma "come cavolo sarà morto il moribondo?", si chiederà dubbioso e smarrito l'utente-ab-usato del catodo, incapace di capirci qualcosa, af-fidandosi soltanto nelle mani amiche dell'informazione nostrana e dell'esperto di turno: "è morto d'influenza o per altre complicanze?" Facciamo una via di mezzo oppure... È ovvio che chi sta in condizioni quasi o in extremis, basta un non niente per farlo finire all'altro mondo. Ma la tele-invasione impertertita continua a spacciare i dettami del potere.

Perché questi giornalisti da strapazzo non dicono che i vaccini sono un business e servono soltanto per arricchire le industrie farmaceutiche, come la maggior parte dei farmaci? E già, ma poi come mangiano?

Parlano di libertà di informazione, quando invece bisognerebbe liberarsi dall'informazione, di Stato soprattutto.