Visualizzazione post con etichetta vaccini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vaccini. Mostra tutti i post

mercoledì 25 novembre 2009

L'aviaria (2005)


Tutto cambia, la televisione resta, resta l'infomazione sempre uguale a sé stessa. Ecco cosa ho scritto alcuni anni fa. Cosa è cambiato. Niente. Peggiorato semmai.

Sono appena rimasto vittima di un ape assassina che mi ha punto proprio in (sopra) un occhio. Imprecai e maledissi: "Brutta sfaccimme!..." Così, a disgrazia fatta, mi viene l'estro di elaborarne il dolore consequenziale e penso dunque: perché non apiaria invece che aviaria?... Poveri uccelli!... Prima o poi verrà anche il turno per le api o gli insetti. Insettiaria. Entomo-aria. Gia subiamo la televisionaria, l'informazionaria, la politicaria, la giudiziaria, la penaria, ecc... Non riesco a capire, troppo duro di comprendonio, come facciano a spacciare simili notizie. D'accordo la notizia non è il fatto e il giornalismo non fa che basarsi sulle notizie che possono qualche volta trarre anche origine dai fatti. Adesso le notizie vengono commissionate. Da chi?... Dalle industrie farmaceutiche, in questo caso. 'Sto virus maledetto attacca il pollame... altrui. Dall'Asia, arriva financo in Turchia, Romania e qui si ferma per un po'. Giusto il tempo per pre-occupare l'opinione pubblica nei riguardi di un certo vaccino che non funziona più. Vedi accumulo di scorte del medesimo. Ce ne vuole un altro, nuovo, da far spendere cifre da capogiro alla sanità che come l'opinione è sempre pubblica. Due cigni (o qualche altro pennuto) sono trovati morti stecchiti in Romania. Tempo dopo la smentita: non sono morti per il virus. C'è stata una moria di pollame nel sud-est asiatico. Ma il pollame (non tutto s'intende ma una parte) muore sempre. Ma quando si puntano le telecamere sul pollo morto è tutt'altra cosa perché allora si tratta di informare. C'è l'indaffarato business per la corsa al vaccino: chi prima arriva muore in ritardo. Le farmacie non subiscono l'assalto auspicato. Grazie a Dio!... Ammettendo sempre che la notizia non possa essere manipolata. Se esiste un aviaria possiamo stare pur certi che i polli contaminati siamo noi. Noi opinionisti pubblici poiché in privato qualche dubbio ci sorge sempre, subito massacrato dall'informazione tele-giornaliera. La cosa che mi meraviglia di più è come mai delle particelle così piccole, quali i virus, hanno bisogno degli uccelli per essere trasportati da una zona all'altra. D'accordo il virus specifico è affezionato al pollame e forse non può vivere senza. Basta però una microscopica goccia di sangue, di saliva portata dal vento ed ecco possibile crearsi la ventaria. Ho sentito dire che dei ragnetti in questo modo riescono a fare il giro del globo.
  Se poi si trascura il fatto più importante che il virus, il microbo, il bacillo, ecc... hanno una propria funzione metabolica, per così dire, attuano e agevolano la malattia nel suo decorso. Il versante eupatico della malattia, come direbbe il medico-igienista Sebastiano Magnano. La malattia viene paradossalmente per guarire. leggasi:
   I veri pollastri siamo noi!
Marcello Pamio - 17 ottobre 2005
Telecamere puntate sui pennuti specialmente se acciuffati da non ben specificate mani, agonizzanti magari. Maschere protettive, medici. Un focolaio qua, uno là, un'altro giù, uno su... Immagini di repertorio per lo più. Morti inspiegabili additate al virus e ai polli. Può darsi che l'analisi abbia rivelato che il virus si era insiedato nei loro organismi ma la causa di morte può essere stata realmente il virus?... Se si capisse una volta per tutte che il vero attizzatore di focolai e il potere, la tele-invasione. E quel piccione di là lo devi mettere qua. Si gioca poi agli equivoci e alle smentite. No quel pollo russo là non era contagiato mentre l'altro pollo, quello cinese forse lo era. I virus ci sono sempre e sempre mutano. Se si capisse una volta per tutte che la vera epidemia è la proliferazione della inco-scienza medica. Quindi non malasanità ma, cosa ancora più grave: errore di fondo delle teorie mediche. Il virus si attacca e s'affeziona all'uomo più o meno nello stesso periodo dell'anno. Guarda caso collima con il clima più freddo che sfavorisce la disintossicazione dell'organismo.

il cannocchiale

La vaccinazione fa male!


Che i vaccini facciano male è un dato di fatto, anche se l'informazione pseudo-scientifica di regime spara balle a tutto spiano.



Perché questo video può essere abbastanza attendibile a priori? Proprio perché non c'è una vera informazione. Si informa di quello che si vuol far sapere. L'informazione è in mano a coloro possiedono molta ricchezza e più ne hanno e meglio riescono a informare e a diffondere questa malattia, l'unica: l'informazione. Il potere dei nostri governanti della nostra miserevole repubblica allo sfascio, è ben poca cosa rispetto a quello del potere dell'industria delle multinazionali. L'informazione è nelle loro mani. Se ci si ammala, tanto meglio. Si guadagna di più. Non vi è un contraddittorio: fanno quello che vogliono, e vogliono appunto sempre più potere e denaro. Perciò hanno tutto l'interesse a in-formare la cosiddetta opinione pubblica, che è meramente una faccenda loro privata.

sabato 21 novembre 2009

H1 N1, la formula del potere di persuasione


Sono mesi che quotidianamente il telegiornale non fa altro che sparlare a più non posso del vaccino influenzzale H1N1. Lo stesso non succede per altri tipi di informazione, come mai? Gli operai muoiono ogni giorno, ma al tiggì va di moda bombardare per alcuni giorni consecutivi riguardo alle morti sul lavoro. Poi stop. Non si muore più sul lavoro?... D'accordo, si muore sempre, ma il fatto di per sé non fa più notizia. Allora si passa al pedofilo che abusa di qualche malcapitata/o. Due o tre giorni e poi il fatto non costituisce più notizia da telegiornalare. Ma vittime di pedofili ce ne sono ogni giorno, soltanto che il fatto di per sé, allo stesso modo delle morti sul lavoro, non fa più notizia. Allora, onde prevenire il calo dell'audience, per due o tre giorni cominciano i cani ad azzannare qualche persona e dopo questo lasso di tempo niente più, sparisce la notizia quotidiana del cane assassino. Adesso è la volta del pedone investito. Due o tre giorni e anche il pedone si toglie dai coglioni della notizia giornalistica. E così via con altre notizie scoop, che succedono quotidianamente, ma che per il tiggì succedono solo per quei pochi giorni. Dopo qualche mese, salvo casi eclatanti, ritornano a morire i lavoratori, ecc.

Invece il vaccino dell'influenza H1 N1 sta sempre puntualmente ogni giorno a tartassare gli utenti televisivi, da mane a sera, ormai per mesi. Come si spiega questa faccenda?

L'informazione è serva del potere che le delega la propaganda del vaccino. Tante sono le campane dissenzienti, che non credono nel vaccino, che avvertono della sua pericolosità, ma la tele, prosegue imperterrita, atterrendo il povero tele-lobotomizzato del tubo catodico. Questa si è che è informazione a tappeto!

Che io ricordi, il vaccino influenzale è una invenzione abbastanza recente, almeno per quel che riguarda la sua divulgazione su vasta scala.

Il vaccino è pericoloso, tutt'altro che benefico! Di questo parere sono molti medici, ma la tele-rottura continua imperterrita ad atterrire i poveri usuari del catodo. I camici bianchi appaiono per potere rassicurare e informare sull'utilità del vaccino, e il servile tiggì continua così a diramare le morti sospette dovute all'H1 N1 ... sempre sottolineando le complicanze del malato, affetto da ben altre più gravi patologie. Ma la tele continua imperterrita a sbafare con la solita minestra stantia della morte di turno dovuta al virus anche questo di turno. Adesso siamo alla fase della mutazione.

Questo è il regime dell'informazione o l'informazione di regime con la sua celestiale anbiguità: "un altra morte a causa dell'influenza... ma non è una morte dovuta all'influenza, poiché il deceduto aveva patologie ben più gravi". Ma "come cavolo sarà morto il moribondo?", si chiederà dubbioso e smarrito l'utente-ab-usato del catodo, incapace di capirci qualcosa, af-fidandosi soltanto nelle mani amiche dell'informazione nostrana e dell'esperto di turno: "è morto d'influenza o per altre complicanze?" Facciamo una via di mezzo oppure... È ovvio che chi sta in condizioni quasi o in extremis, basta un non niente per farlo finire all'altro mondo. Ma la tele-invasione impertertita continua a spacciare i dettami del potere.

Perché questi giornalisti da strapazzo non dicono che i vaccini sono un business e servono soltanto per arricchire le industrie farmaceutiche, come la maggior parte dei farmaci? E già, ma poi come mangiano?

Parlano di libertà di informazione, quando invece bisognerebbe liberarsi dall'informazione, di Stato soprattutto.