mercoledì 25 novembre 2009

Si è scoperto improvvisamente che i cani mordono (ca. 2005)


Alcuni anni fa ho scritto...

Da pochi giorni si iniziano a spacciare notizie del "cane che morde un essere umano" come se di colpo i cani si fossero messi d'accordo ad azzannare. Questa notizia mi ricorda altre notizie similari come per esempio quella del pedofilo o della persona investita. Certamente vi ricorderete. Ogni giorno si dava la notizia del "pedofilo che violenta un bambino" o almeno cercava di farlo. Così passata la moda del pedofilo che magari non faceva più audience si iniziò col "pedone investito dal vandalo". Ma questi fatti accadono sempre, quasi quotidianamente, come l'operaio che muore sul lavoro ma se ciò non fa audience nessun operaio è morto. In fondo siamo 50 milioni e le statistiche, se non manipolate, ci potrebbero dire qualcosa a tale proposito.
E quando l'operaio comincerà a morire anche tramite la notizia è evidente che sotto c'è sempre qualcosa, magari oltre all'indice d'ascolto.

Mi è parso di capire che si sta cercando di promulgare delle leggi particolari: "i microchips obbligatori per il riconoscimento del cane" e qualcosa che non ho capito bene cosa fosse. La notizia spiegava chiaramente l'accaduto ma... in quel punto ci fu per me buio e penso anche per tutti gli altri televisionari. Si è creato un business adeguato al problema del cane che morde, per quel che ho capito, e quindi è ovvio che i cani sono d'accordo a mordere tutti nello stesso periodo in modo da contribuire allo spaccio della notizia giornalistica. La notizia oltre a non corrispondere al fatto è come suol dirsi un interpretazione dello stesso, a volte esiste soltanto la notizia senza il fatto e a volte dei fatti particolari vengono prescelti a scapito di altri per essere interpretati dalla notizia. Noi telespettatori non è vero che non contiamo, siamo importanti per l'informazione, essa si rivolge proprio a noi, proprio a me.

Carmelo Bene racconta nella sua autobiografia di un periodo in cui lui e un maestro di musica classica (non ricordo il nome) si divertivano a informare la stampa di concerti inesistenti che avrebbero dovuto svolgersi in tal luogo o in tal altro. Immancabilmente accadeva la recensione giornalistica del non-evento: "La prima parte buona, la seconda ha lasciato un po' a desiderare, ecc".

Ecco, questa è una tipica notizia che esiste senza il fatto: la recensione di qualcosa di mai accaduto. Ciò di cui siamo certi è solo è soltanto la notizia.

Comunque ritornando ai cani che mordono comincio a sospettare che ci sia sotto uno psicofarmaco specifico per cani pronto ad entrare in commercio. Se i cani tutto a un tratto cominciano ad azzannare bisogna pur calmarli; misericordia! non si vorrà mica sopprimerli?!...

Nessun commento:

Posta un commento